Viaggio a Porto: cultura, cucina ed esperienze outdoor nel Portogallo del nord

Programmare un viaggio a Porto e nel Portogallo del nord significa andare a esplorare un territorio davvero autentico. Qui la cultura, la cucina e il paesaggio rispecchiano una popolazione vera, che ama dividere con gli altri i suoi costumi, la sua gastronomia e le sue tradizioni; si vive in modo naturale con allegria e gratitudine nei confronti del territorio e dei frutti che ha da offrire.

Vista del quartiere della Ribeira da Vila Nova de Gaia, a Porto

Viaggio nella cultura del Portogallo del nord

Un viaggio che ripercorra la cultura del nord del Portogallo deve obbligatoriamente partire da Guimarães. Qui si dice sia nato il Portogallo indipendente e la nazione è fiera di questo suo illustre passato: tale orgoglio si respira in maniera forte camminando sui merli del Castelo dalle sette torri e nelle sale del Palazzo Ducale, che sovrasta imponente la città.
La storia del Portogallo (assieme alla voglia di conservarla) la ritroviamo sparsa ovunque, anche negli antichi sentieri romani del Minho; qui un occhio attento noterà sicuramente le antiche pietre miliari romane con inciso ancora il nome dell’imperatore dell’epoca.
Traspare ovunque la gratitudine per una terra feconda e per un’oceano che è da sempre fonte di vita; questo sentimento viene legato inevitabilmente alla religiosità. SI trovano spesso affascinanti cammini che venivano percorsi per espiare e ringraziare e che culminano presso santuari meravigliosi, che dominano panorami leggendari. Stiamo parlando dell’Escadorio al monte de Santa Luzia: dopo 660 scalini si apre davanti ai visitatori un panorama incredibile che lo stesso National Geographic ha definito uno dei più belli al mondo“.
Il termine del nostro viaggio nella cultura lusitana è la romantica Porto, che già ai tempi dei Fenici veniva chiamata “Cale” dal greco “bello” (con l’aggiunta del “portus” romano darà il nome alla nazione intera), perchè è la città che più di tutti coniuga aspetti storico-culturali, come le chiese barocche e gli edifici ricoperti di azulejos, con musei di arte moderna, ristoranti cosmopoliti e una frizzante vita notturna.
L’aspetto culturale più vero lo ritroviamo nelle finestre sempre aperte e colorate dei palazzi della Ribeira (quartiere dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO) che fremono di vitalità e si aprono al mondo esterno con allegria e semplicità.

Santuario di Santa Luzia, raggiungibile dopo 660 scalini e dal quale si può godere di un panorama unico

Viaggio a Porto e dintorni: gastronomia prelibata

Il forte legame con la terra, la generosità e la semplicità dei portoghesi lo ritroviamo inevitabilmente nella cucina: materie prime semplici, frutto della terra e del mare, danno vita a piatti dai mille sapori.
I portoghesi sono un popolo di navigatori che sa come cucinare il pesce; non a caso il re delle loro tavole è il baccalà, cucinato in mille modi diversi (si dice che esistano 365 modi di cucinarlo, uno per ogni giorno dell’anno). Una delle varianti più gustose si può assaggiare a Guimarães: si cucina stufato in forno con le cipolle e ricoperto da una mousse di patate. Niente male anche la ricetta che potrete trovare nelle osterie di Barcelos: fritto e accompagnato da un risotto alle bietole. Insomma il consiglio è di assaggiarlo in più varianti possibili.
I territori collinari di Porto e del nord del Portogallo si prestano bene anche all’allevamento di bestiame, in particolare dei maiali (sono molto famosi gli insaccati di questi territori); la linguiça, ad esempio (una sorta di salame affumicato all’aglio) è uno degli elementi principe della diffusissima francesinha, un tramezzino a strati con linguiça, bistecca, prosciutto, formaggio fuso e salsa di pomodoro speziata e aromatizzata alla birra; La si può gustare nell’atmosfera casereccia delle tascas del quartiere della Ribeira di Porto accompagnata da un tinto bruno.
A proposito di vini, la regione del nord del Portogallo sta diventando ormai famosa per la dicotomia di due vini: il Vinho verde, giovane e fresco, prodotto nella regione del Minho e il ben più famoso Porto, invecchiato e complesso, proveniente dalle uve delle vallate del Douro. Il consiglio è di degustarli nelle antiche quinte di Guimarães o nelle storiche aziende vinicole di Vila Nova de Gaia, ammirando le sponde del Douro.
Ogni regione del Portogallo ha il suo modo di addolcirci la bocca: pasteis de nata, bolo de bolacha, arroz doce. Tuttavianelle regioni del nord troviamo un dolce tipico della zona di Aveiro: gli ovos moles, nati dal bisogno delle suore dei conventi limitrofi di utilizzare i tuorli delle uova dopo aver utilizzato le chiare per stirare. Consiglio: provate a farli voi stessi ad Aveiro e poi assaggiateli! Come abbiamo visto la cucina del Portogallo del nord è semplice ma variegata e il modo migliore per scoprirla è girovagare per i numerosi antichi mercati, primo fra tutti quello di Barcelos (di giovedì), dove potrete trovare verdura, frutta, insaccati, pane, pesci e perfino animali vivi. Da visitare anche il Mercado de Bolhao di Porto, impressionante e suggestivo, e i mercati do peixe di Matosinhos e Aveiro dove arriva ogni giorno il pesce più fresco dell’Atlantico.

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Feria de Barcelos, il mercato più antico della regione del Minho e tappa imprescindibile del viaggio in programma

Outdoor nel nord del Portogallo

I diversi territori dell’area di Porto e del Nord presentano la stessa diversità e complessità della cultura e della cucina; si va dal paesaggio brullo e montano del Peneda-Geres National Park, l’unica area protetta classificata come parco nazionale, alle spiagge lunghe e dorate della Costa Verde.
Entrare nel Peneda-Geres National Park dall’ingresso sud, quello di Campo do Geres, trasporta in un mondo a parte, dove l’attività umana si integra con la natura conservando valori e antiche tradizioni, così come tratti di antiche strade romane si integrano con sentieri boschivi e impervi.
Un trekking al suo interno vi porta a scoprire paesaggi affascinanti costituiti da boschi di agrifoglio e ruscelli che si lanciano in cascate che sboccano in laghi artificiali. Si possono incontrare caprioli (simbolo del parco), lupi iberici e “garrani”, piccoli cavalli selvaggi che corrono liberi.
Paesaggi meravigliosi si susseguono in una striscia che va dalle montagne all’oceano e qui, poco prima di giungere al mare incontriamo la riserva delle dune di Sao Jacinto, un anello a metà strada tra terra e mare, fatto di spiagge, lagune, acque dolci e salmastre; un habitat naturale dalla ricca biodiversità.
Una volta percorso il sentiero interpretativo di scoperta della natura, fermatevi ad ammirare l’oceano dalla prospettiva di una spiaggia bianca e selvaggia e conservate quest’immagine per sempre nella vostra memoria.

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Dunas de Sao Jacinto, riserva naturale custode di biodiversità

Un viaggio a Porto e dintorni, dalle montagne alla costa, è il modo migliore per scoprire la regione settentrionale del Paese. Volete conoscere ancora più nel profondo cosa significhi vivere qui? Fermatevi per due chiacchiere con le genti del luogo: saranno liete di farvi conoscere la loro meravigliosa terra.

Sul blog di Sharewood trovi il racconto della mia esperienza sia durante il viaggio che durante il Master!

Francesca Terzuoli: Digital Travel Expert per questo viaggio

Francesca Terzuoli, nata a Siena, si avvicina al mondo del turismo grazie ad una morbosa curiosità per tutto ciò che è “resto del mondo”. Ha una lunga esperienza presso agenzie viaggi e tour operator locali e dopo aver ottenuto nel 2003 il diploma di direttore tecnico si è dedicata a declinare la sua creatività nella ricerca dell’itinerario più adatto per ogni suo cliente.

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