Questo articolo a scopo didattico vuole essere un vademecum universale di geografia turistica utile allo studio di una destinazione. In passato la geografia era una disciplina dedicata allo studio della Terra, delle conformazioni geomorfologiche del Pianeta e delle interazioni tra le diverse componenti naturali che ricoprono la superficie terrestre.
Col tempo si è capito come un fattore “esterno” stia profondamente cambiando l’aspetto di quanto è sotto ai nostri occhi (e piedi); nello studio della geografia, quindi, entriamo anche noi, gli esseri umani.
L’obiettivo della disciplina è oggi quello di approfondire le relazioni tra l’uomo e l’ambiente circostante.
Lo studio geografico di una destinazione deve essere il primo passo per pianificare correttamente una programmazione turistica; attraverso gli argomenti che troverete qui di seguito potrete studiare in modo approfondito un Paese seguendo un canovaccio. Sarà il primo passo per diventare esperti.
1. Informazioni generali
Lo studio inizia proprio dai fondamentali. Innanzitutto si deve capire dov’è posizionato il Paese a livello geografico e con chi confina (info utili per pianificare eventuali estensioni del viaggio). Ogni stato del mondo ha una sua conformazione geomorfologica del territorio (montagne, pianure, altopiani, vulcani, coste, ecc) e un suo clima (attenzione, all’interno di un Paese ci possono essere climi diversi a seconda delle zone, pur rimanendo nello stesso periodo dell’anno, negli stessi mesi. L’India ne è un esempio).
Flora, fauna e gestione dell’ambiente sono tre argomenti che vanno a braccetto e sono da analizzare attentamente soprattutto per chi vuole pianificare itinerari naturalistici. Più che altro vanno individuati gli elementi di spicco (non si deve fare la lista della spesa di tutte gli esemplari presenti) come specie endemiche di grande rilievo, specie in via di estinzione, politiche accurate di tutela della biodiversità e progetti di riqualificazione ambientale.
Nella geografia turistica non sono da tralasciare gli aspetti archeologici, storici, economici e politici che hanno contraddistinto nel corso degli anni la destinazione, il programmatore turistico deve conoscere tutte le vicende principali del passato.
Come ultimo step di questa prima fase c’è lo studio dello sviluppo turistico nelle varie regioni del Paese e l’analisi dei flussi turistici (per chi farà programmazione Outgoing sarà utile analizzare i dati di Incoming nella destinazione oggetto di studio).
2. Aspetti storici e culturali
La seconda area di analisi prevede lo studio della popolazione locale e delle etnie presenti sul territorio (utile soprattutto per itinerari antropologici o di scoperta/conoscenza).
Studiare i costumi sociali, le regole di comportamento, la lingua, la religione, l’arte, la cultura, la gastronomia, le feste locali e le manifestazioni è fondamentale per comprendere come vive e “respira” quotidianamente un Paese diverso dal nostro e come poter interagire con esso senza ovviamente imprimere ai cittadini locali una pressione tale da suscitare un “rigetto” del turista.
3. Informazioni operative
La geografia turistica è anche molto pratica: dove sono le ambasciate e i consolati? Che documenti sono necessari per accedere al Paese (con eventuale visto e modalità di ottenimento)? Quali sono gli aspetti doganali e legali (attenzione alla CITES). Ci sono vaccinazioni necessarie?
Conoscere il cambio monetario, il costo della vita, il livello di igiene e di sicurezza e le relative norme precauzionali chiudono il capitolo.
Particolare attenzione si dovrà porre nei confronti delle assicurazioni necessarie o consigliate per recarsi in viaggio in quella destinazione sia a livello sanitario (assistenza, rimborso spese mediche, consulenza medica, rientro urgente, viaggio di familiari, invio medicinali urgenti), sia per perdita o danneggiamento del bagaglio, sia in caso di tutela per l’annullamento del viaggio da parte del turista.
4. Trasporti
Le domande da porsi sono: come si raggiunge la destinazione? Da quali punti di accesso è possibile entrare (via aria, mare, terra)? Dall’Italia quante ore sono necessarie? Quanti fusi orari si devono attraversare?
Vanno analizzati inoltre quali sono i mezzi di trasporto internazionali (compagnie aeree che servono il Paese) e quali sono i mezzi di trasporto interni, come aerei, treni, navi, autobus, taxi, moto, biciclette, e trasporti locali tradizionali (come ad esempio i risciò).
5. Informazioni pratiche
Ogni Paese del mondo ha le sue strutture ricettive, più o meno tradizionali; si va dai classici hotel di catena internazionale fino alle strutture più “local” come i riad in Marocco o le longhouse nel Borneo.
Al programmatore e ai futuri viaggiatori saranno inoltre necessarie informazioni relative alle telecomunicazioni (prefisso internazionale), alla fruizione di energia elettrica (che tipo di attacco alla corrente c’è?), all’unità di misura adottata dal Paese, agli orari di esercizi pubblici e negozi per lo shopping, a cosa poter acquistare di tradizionale (i cosiddetti souvenir) e a quali sono i mezzi di pagamento accettati (con relative commissioni a carico del turista in caso di utilizzo di carta di credito e prelievi agli sportelli ATM).
6. Attrazioni turistiche
Dopo una prima parte di studio a più largo spettro, la geografia turistica prevede l’approfondimento sul prodotto: vanno analizzate le principali attrazioni turistiche (reali o potenziali), le risorse turistiche naturali, culturali e artificiali, gli itinerari classici, emergenti, potenziali, tematici, itineranti, stanziali, ecc.
Infine si deve fare un focus su quali tipologie di turisti interagiscono con la destinazione: gruppi, scuole, famiglie, coppie, giovani, anziani, single, disabili, ecc, cercando di capire come le varie attrazioni possono essere declinate per i vari target.
7. Attività turistiche
Ogni destinazione offre moltissime attività turistiche. Partendo dal motivo prevalente del viaggio (balneare, montano, culturale, rurale, sportivo, religioso, enogastronomico, ecc) vanno individuate le attività che contraddistinguono quell’offerta specifica come ad esempio: immersioni, snorkelling, trekking, alpinismo, bicicletta e mountain bike, surf e windsurf, canoa, vela, rafting, pesca, birdwatching, whalewatching, sci, snowboard, parapendio, speleologia, horseriding, golf, ecc.
8. Analisi della proposta turistica
Come ultimo stadio dell’analisi geografica di una destinazione turistica si deve analizzare l’offerta attuale.
Quanti e chi sono i tour operator che trattano la destinazione e loro proposte di viaggio? Chi sono corrispondenti locali (DMC)? Come viene presentata mediaticamente la destinazione? Per questo punto specifico vale la pena approfondire tramite:
- guide, depliant, cataloghi, quotidiani e riviste, televisione;
- informazioni da ambasciate, consolati e uffici turistici locali;
- altro materiale come video, DVD, internet.
Rispettato l’ordine e studiata la destinazione “sulla carta” avete già fatto un grande passo in avanti verso il vostro obiettivo, diventare Destination Expert.
Il passo successivo è quello di partire per la destinazione e vedere con i propri occhi quanto studiato; il sopralluogo può offrire sorprese inaspettate.
Ricordate che per diventare programmatori di viaggi l’esplorazione in loco, che Adventure Travel Academy inserisce nel Master, è fondamentale; scoprite come prepararvi per il futuro.