L’accompagnatore turistico, un supereroe. Troppo dite? Mica tanto! Ne abbiamo parlato in aula poche ore fa con le partecipanti del Master. Riccardo Carini, il responsabile didattico dell’Academy, e Nicolò Galeazzi, esperto di paesi nordici e accompagnatore per il tour operator Agamatour, entrambi Tour Leader, hanno raccontato la quotidianità di questa professione, fatta di studio, impegno, sacrificio e anche di grandi soddisfazioni. Facciamo un riassunto.
1. Chi è un Accompagnatore Turistico?
L’articolo 11 della legge quadro 217/1983 definisce l’Accompagnatore Turistico come “colui o colei che, per professione, accompagna persone singole o gruppi di persone nei viaggi attraverso il territorio nazionale o all’estero; fornisce elementi significativi e notizie di interesse turistico sulle zone di transito al di fuori dell’ambito di competenza delle guide”.
Questo articolo non vuole illustrare come sostenere l’esame per ottenere il patentino, per quello ci sono già moltissime informazioni online (se aveste bisogno, tuttavia, siamo a disposizione); vuole approfondire il lato “umano” della professione, quali sono le principali responsabilità, i doveri e le mansioni di una professione affascinante che attira molte persone e che, secondo noi, varrebbe la pena di provare a svolgere per capire in maniera più approfondita come si muove la bellissima “macchina” chiamata Turismo.
2. Le responsabilità dell'Accompagnatore Turistico
L’International Association of Tour Managers (IATM) le riassume in sei punti:
- gestire e verificare l’itinerario di viaggio prestabilito, assicurando che il programma sia eseguito nella sua integrità come descritto nella documentazione fornita dall’operatore e come è stato venduto al cliente;
- assicurare che siano resi in modo efficiente e puntuale tutti i servizi inclusi nel prezzo del pacchetto secondo gli standard di qualità previsti;
- preoccuparsi del benessere, del comfort e della sicurezza di ogni viaggiatore nel corso del viaggio;
- fornire tutto l’aiuto necessario a qualsiasi gruppo in difficoltà o in caso di emergenza;
- fornire al gruppo le conoscenze di base relative agli aspetti etnici, geografici, storici, socio-economici di ogni paese visitato e le informazioni pratiche relative alle norme doganali e agli aspetti della vita locale;
- conoscere le procedure relative a passaporti, visti, operazioni bancarie, pratiche di ospedalizzazione, diritti dei turisti, denunce di assicurazione, controlli doganali, regolamenti locali e di polizia applicabili nei paesi visitati.
3. Il Tour Leader deve gestire e guidare un gruppo
Il lavoro pratico si traduce in:
- organizzare i movimenti del gruppo in aeroporto, in albergo, nei musei, sui pullman e così via;
- conoscenza della tecnica turistica oltre alla capacità di intervenire nelle diverse circostanze per far fronte agli imprevisti in maniera tempestiva;
- capacità di tenere unito il gruppo, sia nell’aspetto psicologico sia in quello materiale;
- fornire al gruppo informazioni di carattere pratico;
- prontezza di azione, capacità decisionali e di adattamento per far fronte alle evenienze più diverse che si possono presentare a un gruppo in viaggio.
4. Accoglienza, stile e servizio di un Tour Leader
L’accoglienza è la prima cosa che un cliente nota ed è molto importante. Si tratta dell’insieme di attenzioni, comportamenti e gesti che accolgono l’ospite e lo accompagnano per tutto il viaggio. In una frase si può dire che si deve far sentire l’ospite e casa propria. Quando vi confronterete per la prima volta con un perfetto sconosciuto, il quale sarà il vostro unico pensiero durante il tour, ricordate che:
- il cliente desidera essere riconosciuto;
- ogni persona deve sentirsi “importante” e non si deve sentire un “numero”;
- i clienti pagano il servizio di accompagnamento fornito dal tour operator;
- i viaggiatori sono tutti uguali, nessun favoritismo.
Il compito è quindi quello di capire i clienti per rispondere alle loro attese e anticipare i bisogni fondamentali. Rassicurare gli ospiti, farli sentire coccolati, protetti e accuditi, creare un clima positivo affinché si sentano a proprio agio rappresenta un insieme di comportamenti necessari per il bene del cliente il perfetto svolgimento del viaggio.
C’è una parola da imparare a memoria: cortesia. I clienti sono al centro del lavoro e sono loro che pagano per ricevere il servizio. Sorridete per accoglierli e otterrete subito un impatto positivo. Un segnale di distensione e serenità viene percepito subito ed è un arma vincente. Per dare un buon servizio tenete a mente di: rendervi disponibili, rispettate la privacy dei clienti, curate l’aspetto esteriore; mantenete la calma nei momenti difficili, siate cortesi nel dare le informazioni e le regole del viaggio.
Il servizio che viene fornito agli ospiti (in alcuni casi con l’aiuto di assistenti locali) determina la soddisfazione e l’immagine dell’azienda per cui lavorate. Quando un cliente giudica scadente un servizio turistico, la valutazione non è sempre da riporre in un cattivo prodotto. Spesso e volentieri la mediocrità del personale, la negligenza di qualcuno o la scortesia degli addetti fanno pendere l’ago della bilancia dalla parte negativa; la qualità del servizio rappresenta sempre un vantaggio rispetto agli altri, a maggior ragione a parità di destinazione o itinerario.
Il servizio che offrite non potrà mai essere provato in anticipo, viene percepito nello stesso istante in cui lo produrrete; un servizio scadente non potrà essere sostituito, come invece si può benissimo fare con merce difettosa. Ricordate, alla prima scortesia il danno è già iniziato. Keep attention!
Se voleste conoscere di più sulla figura dell’Accompagnatore Turistico, sia dal punto tecnico che comportamentale, anche in relazione alle attività da svolgere nelle varie fasi del viaggio (in aereo, in pullman, in hotel e così via), scriveteci e vi sapremo dare tutte le informazioni necessarie.
Un accompagnatore per escursioni in quad ha responsabilità civili e/o penali? Se si, quali?
grazie.
Ciao Marianna, grazie per averci scritto!
Un accompagnatore non è obbligato a stipulare una polizza assicurativa ed ha responsabilità se e solo se è l’accompagnatore stesso a provocare un danno al cliente.
Le escursioni e le relative tutele nei confronti dei clienti sono a carico del fornitore del servizio (Tour Operator, Agenzia di viaggio, fornitore esperienza in quad, ecc). Il Tour Leader è solo il gestore tecnico del gruppo (o dei clienti) e si occupa della corretta esecuzione dei servizi compresi.
Se volessi ulteriori informazioni non esitare a contattarci telefonicamente.
A presto!
Vorrei sapere che responsabilità ha l’accompagnatore nel caso che mi è successo: al ritorno di un viaggio con scalo all’estero, sul primo volo non risultava la prenotazione mia e di un’altra persona di un gruppo di 20. Ci è stato organizzato un altro volo ma abbiamo perso la coincidenza e anche smarrito una valigia, e cercato di fare la denuncia e dovuto passare la notte in hotel, assistiti dall’agenzia in italia che ci ha procurato anche il volo per la mattina dopo. Io non capisco l’inglese e se l’altra persona non si fosse arrangiata un po’ mi chiedo se era dovere dell’accompagnatore stare con noi anziché rientrare con il resto del gruppo. Non voglio fare polemiche ma sapere cosa è corretto in modo da saperlo per un’altra occasione. Grazie Tiziana
Ciao Tiziana, grazie per averci scritto. La procedura attuata dall’accompagnatore è corretta, il gruppo non si abbandona in caso di problematiche come quelle riscontrate. E’ compito dell’agenzia fornire tutto il supporto necessario.