L’Algarve è la regione all’estremità sud del Portogallo continentale. Trattandosi di una regione costiera direttamente affacciata sull’Oceano Atlantico, è facile immaginarla come meta ideale per il turismo outdoor.
Nella parte occidentale di questa regione ciò che colpisce maggiormente è la vastità degli spazi aperti e la varietà paesaggistica: da un lato un entroterra rurale, poco popolato e a tratti selvaggio; dall’altro lunghe spiagge dorate, scogliere di arenaria a picco sull’oceano, faraglioni e grotte frutto dell’attività erosiva delle onde che si infrangono senza sosta contro la roccia.
Il viaggio in Algarve occidentale che ho progettato si concentrerà principalmente sull’aspetto naturalistico di questa regione. Colonna portante del tour sarà l’oceano: gran parte delle attività previste avverrà infatti a contatto con l’acqua, permettendoci finalmente di assaporare quella sensazione di libertà che tanto è mancata in questi ultimi tempi.
Viaggio in Algarve: l'itinerario
Immaginate di navigare in kayak lungo la costa di Lagos, fiancheggiando imponenti scogliere a tratti interrotte da grotte e spiagge isolate e difficilmente raggiungibili a piedi, fino ad arrivare al gioiello di questa zona: il promontorio di Ponta da Piedade. Qui troveremo formazioni rocciose che danno luogo ad archi e insenature, scogli isolati e davanti a noi la distesa infinita dell’Oceano Atlantico.
Il tour proseguirà poi verso la cittadina di Sagres (che dà il nome all’omonima e famosissima birra), oggi meta molto gettonata dagli appassionati di surf. Da qui ci avventureremo con un’escursione guidata a Cabo de Sao Vicente e nella zona circostante, alla scoperta della flora e della fauna locali. Un viaggio in Algarve non è completo senza aver avvistato almeno un delfino, quindi salperemo dal porto di Sagres per provare ad avvistarne quanti più possibile in mare aperto, sotto la guida esperta di un biologo marino.
Non mancheranno attività nell’entroterra, per una visione a 360 gradi delle bellezze naturalistiche che la regione ha da offrire. Mezza giornata sarà infatti dedicata ad un jeep tour nella zona di XXX: attraverseremo colline, valli e torrenti, scoprendo curiosità sul luogo. La giornata continuerà con una rilassante crociera sul fiume Arade, utilizzato in passato per il trasporto del sughero.
Il viaggio si concluderà con un’imperdibile escursione in barca alla grotta di Benagil, famosa in tutto il mondo, e una giornata dedicata alla Costa Vicentina, situata all’interno del Parque Natural do Sudoeste Alentejano.
La Costa Vicentina merita sicuramente (almeno) una visita per la particolarità delle scogliere di roccia nera, molto diverse da quelle di arenaria color ocra che troviamo solitamente in Algarve. Anche in questa zona non mancano immense spiagge sabbiose e scogli, che creano un bellissimo contrasto di colori con la vegetazione circostante e l’azzurro vivido dell’oceano.
La “finestra sul cielo”: tappa alla grotta di Benagil
La grotta di Benagil è senza dubbio una delle meraviglie naturali di questa parte di Algarve. La sua particolarità si deve alla cosiddetta “finestra sul cielo”, ovvero un’apertura circolare sul tetto di roccia, risultato di un crollo parziale della parte superiore della cavità. La conformazione della grotta deriva dall’erosione dell’arenaria ad opera di onde e maree. A rendere questo luogo ancora più suggestivo contribuisce il fatto che l’interno della grotta non è raggiungibile via terra, ma solamente via mare. Dalle spiagge vicine partono infatti escursioni in barca e kayak per raggiungerla e godersi lo spettacolo della luce che filtra dalla volta, insieme al suono delle onde dell’oceano che rimbomba attraverso la cavità. Il contrasto fra l’azzurro cristallino dell’acqua e quello più intenso del cielo aggiunge ulteriore meraviglia e rende una visita a questa grotta assolutamente imperdibile.
Trovandosi a poca distanza dall’omonima spiaggia, i nuotatori più esperti e temerari possono raggiungerla a nuoto, stando però attenti alle onde e alle correnti!
Per godere di un’altra prospettiva è possibile raggiungere la cima della grotta a piedi, attraverso il Percorso dos sete vales suspensos, un sentiero di circa 6 chilometri che parte da Praia da Marinha, a Lagoa, e fiancheggia la costa fino ad arrivare a Carvoeiro, offrendo una vista a dir poco stupenda sulle scogliere e sull’oceano.
Cabo de Sao Vicente, il punto più occidentale dell'Algarve
Come ogni guida turistica non manca di ricordare, Cabo de Sao Vicente è il punto più occidentale dell’Algarve (quello più occidentale del Portogallo e di tutta l’Europa continentale è invece Cabo da Roca, nei pressi di Lisbona).
Il capo, venerato anche dai fenici e chiamato Promontorium Sacrum dai romani, deve il suo nome attuale a un sacerdote spagnolo che fu martirizzato proprio dai romani. Considerato letteralmente la fine del mondo, era l’ultimo lembo di terra che i marinai portoghesi vedevano salpando verso l’ignoto durante l’epoca coloniale.
Sulla scogliera selvaggia svetta il faro, alto 24 metri, che fu costruito nel 1846 e dedicato, appunto, a San Vincenzo di Saragozza, patrono dei marinai. Secondo la leggenda, in seguito al martirio del santo fu ordinato che il suo corpo venisse gettato in mare con una pietra, in modo da trascinarlo in fretta verso il fondo. La brezza avrebbe però trasportato le sacre spoglie verso gli scogli del Cabo, dove sarebbero state raccolte.
Un viaggio in Algarve è sicuramente un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Nonostante le sue meraviglie siano in gran parte già note, tanta bellezza coglie davvero impreparati e riempie gli occhi e il cuore. Provare per credere.
Sul blog di Sharewood trovi il racconto della mia esperienza sia durante il viaggio che durante il Master!
Alessia, nata e cresciuta in provincia di Como, non ha mai creduto che il mondo potesse esaurirsi entro i confini del suo piccolo paesino di origine. Per questo ha sempre cercato di espanderli: prima attraverso la scelta del percorso di studi, in ambito turistico e linguistico, poi anche attraverso i viaggi, rigorosamente auto-organizzati e non senza imprevisti da gestire.