Se sei un appassionato di birdwatching e stai pensando ad una vacanza in Algarve, questo articolo fa al caso tuo. Ti parlerò del viaggio che ho creato in questa regione per conoscere meglio l’avifauna locale e farò una panoramica sulle specie che potresti incontrare durante il viaggio.
La storia di Sam 🦅
Questa è la storia di Sam, un’aquila minore. Sam ha trascorso l’estate in Russia e questa è la sua prima migrazione. I suoi genitori gli hanno insegnato a cacciare per nutrirsi e gli hanno raccontato delle migrazioni per sfuggire al freddo inverno del nord. Lui ha ascoltato tutto con attenzione e dopo aver fatto pratica nel procurarsi il cibo, ora che l’inverno si avvicina, è pronto a mettersi in viaggio verso luoghi più caldi.
È una bella giornata e dopo una caccia produttiva a colazione, Sam decide che oggi è il giorno giusto per partire. Il vento soffia da nord-est e questo facilita il volo verso l’Africa. Sam è emozionato e non vede l’ora di visitare tutti i luoghi che finora ha potuto solo immaginare grazie ai racconti. Un’ultima occhiata nei dintorni, si oggi è decisamente il giorno giusto per volare.
Tre, due, uno, un battito d’ali e si parte!
Rotta sull'Algarve 🗺️
L’itinerario che ho pensato per una vacanza in Algarve si ispira alla migrazione autunnale degli uccelli del paleartico occidentale, che trascorrono l’inverno nell’Africa transahariana.
Immaginando di essere nei panni di Sam, o meglio nelle piume, scopriremo insieme i luoghi dell’Algarve dove ogni anno migliaia di uccelli migratori sostano qualche giorno di riprendere il loro viaggio verso sud.
Tappa 1
Il nostro viaggio, così come quello di Sam, inizia ad alta quota, nella Serra do Caldeirão, la catena montuosa che separa l’Algarve dall’Alentejo. In realtà, ci troviamo ad un’altitudine di appena 500 mt sopra il livello del mare, ma da queste parti le montagne non superano i 600 mt. Rocha da Pena è la nostra prima tappa e percorriamo il sentiero alla ricerca di nuovi amici alati. Durante l’autunno queste alture diventano uno dei rifugi preferiti dagli uccelli in viaggio, qui troviamo: il grifone eurasiatico, gli avvoltoi, il biancone e il rondone alpino.
Tappa 2
Iniziamo a scendere ma rimaniamo nella Serra do Caldeirão ed entriamo in punta di piedi nella riserva naturale di Fonte Benémola. Siamo immersi nel bosco, la luce del sole mattutino filtra tra le foglie e la natura piano piano si risveglia. Da queste parti gli uccelli sanno nascondersi bene tra gli alberi. I cinguettii che provengono da ogni angolo del bosco rendono l’atmosfera incantata. A fare gli onori di casa sono gli uccelli fluviali e boschivi. Inoltre qui è possibile avvistare tutte le specie di picchi presenti in Portogallo e se siamo fortunati riusciremo a sentire anche il richiamo del gufo reale.
Tappa 3
Scendiamo ancora e facciamo un salto nella Reserva Natural do Sapal de Castro Marim e Vila Real de Santo António. Ci ritroviamo in un nuovo scenario rispetto a quelli visitati finora. Si sente la salsedine sulla pelle, ma non è fastidiosa, nonostante le saline e lagune c’è una leggera brezza che asciuga l’umidità. Una moltitudine di aironi, trampolieri e gabbiani di varie specie attira la nostra attenzione e non possiamo fare a meno di fermarci ad ammirare la bellezza che si cela dietro la semplicità della loro consuetudine.
Un gabbiano roseo sembra incuriosito dalla presenza di Sam e lentamente si avvicina. Sam ne approfitta per chiedergli indicazioni per l’Africa e lui suggerisce di continuare il suo viaggio lungo la costa fino all’oceano, dove potrà attendere la giusta corrente d’aria che lo aiuterà a raggiungere la sua destinazione finale.
Tappa 4
Così ci spostiamo verso ovest e ci addentriamo nel Parco Naturale Ria Formosa e esploriamo la zona di Quinta de Marim ad Olhão. Qui abbiamo l’opportunità di visitare il RIAS, un centro di recupero di fauna selvatica. Scambiamo due chiacchiere con i volontari che ci lavorano, l’impegno e la passione che mettono nel prendersi cura di questi animali in difficoltà traspare dal loro racconto.
Rimaniamo ancora un po’ nel Parco Naturale Ria Formosa, facciamo un giro in barca al tramonto, rallentiamo il ritmo e osserviamo lo spettacolo che sta andando in scena intorno a noi. Mentre il sole ci saluta con il suo caldo abbraccio rosso intenso, la natura prende vita. Un gruppetto di beccamoschino saltellano sulle rive del fiume. Una spatola bianca se ne sta in disparte e osserva la scena. Un gabbiano vola in tondo e richiama i suoi cari, probabilmente è solo una mamma premurosa che dice ai suoi figli di tornare a casa perché si è fatto tardi.
Tappa 5
All’arrivo di un “nuovo sole” ci spostiamo ancora un po’ più ad ovest, nella zona di Ludo e Lagoa de S. Lourenço, sempre all’interno del Parco Naturale Ria Formosa. Camminando tra le lagune ci imbattiamo in un pollo sultano che se ne sta li a beccare per terra e sembra ignorare la nostra presenza. Il pollo sultano è simbolo del Parco Naturale Ria Formosa, poiché questo volatile non si trova in nessun’altra zona del paese. Chi vorrà potrà godersi un tramonto sulla laguna, a Faro, per prepararci all’ultima tappa della nostra vacanza in Algarve.
Al sorgere del sole spieghiamo le ali e ci mettiamo in volo verso Sagres, è li che inizia l’oceano.
Tappa 6
Arriviamo a Cabo de São Vicente. Sam è estasiato, la zona di Sagres è diversa da quelle visitate finora, qui la natura si esprime con potenza: le scogliere cadono a strapiombo nell’oceano e il vento è una costante. La conformazione del territorio rende la penisola di Sagres l’habitat perfetto per i rapaci. Da queste parti, oltre agli uccelli marini possiamo imbatterci nel capovaccaio, l’aquila minore, il nibbio reale e il falco pellegrino. A fine giornata salutiamo Sam e ce ne torniamo in hotel, per poi fare rientro in Italia domani.
Il nostro viaggio termina qui, mentre quello di Sam è appena iniziato.
Se vuoi saperne di più sulla vacanza in Algarve che ho pensato per gli appassionati di birdwatching, a questo link trovi il programma nel dettaglio e tutte le informazioni utili.
Avifauna e birdwatching in Algarve 🦆
L’Algarve è una destinazione sempre più popolare tra gli appassionati di birdwatching, ma cosa la rende una meta così attraente per l’osservazione dell’avifauna?
La presenza regolare di oltre 250 specie di uccelli durante tutto l’anno tra uccelli stanziali, nidificanti, svernanti e migratori e l’avvistamento uccelli rari provenienti da Africa, Nord America e Nord Europa sono solo alcune delle ragioni. Infatti, ci troviamo in una regione di piccole dimensioni, il che rende possibile la visita dei siti principali per il birdwatching anche in pochi giorni.
Il clima in Algarve è mite con temperature gradevoli e giornate soleggiate in gran parte dell’anno. Inoltre, è facile da raggiungere, l’aeroporto di riferimento è quello di Faro e spesso dall’Italia si trova un volo per l’Algarve diretto ed economico.
La regione registra la varietà maggiore di specie di uccelli presenti in Portogallo. In totale sono state osservate 386 specie, che rappresentano oltre 15 diversi ordini tassonomici (subacquei, anatre, rapaci, trampolieri, passeriformi, etc.).
La diversità dei paesaggi e la sua posizione geografica, in particolare la sua vicinanza al Nord Africa, sono alcuni dei fattori che spiegano questa grande ricchezza ornitologica e le sue peculiarità. Perciò di tanto in tanto vengono registrati anche gli avvistamenti di alcune “rarità”. Questi uccelli compaiono sporadicamente dopo aver deviato dalle loro normali rotte migratorie.
La costa e le lagune
La penisola di Sagres è il principale corridoio migratorio per i rapaci in Portogallo, dove passano oltre 20 specie diverse, tra cui aquile, falchi e avvoltoi. È qui che ogni anno nel mese di ottobre si celebra il festival del birdwatching.
In Algarve, ci sono due delle zone umide più importanti del Portogallo dove nidificano molte specie di uccelli: il Ria Formosa e la laguna nella zona di Castro Marim e Vila Real de Santo António.
Gli uccelli nidificanti sono oltre 130 specie, tra cui passeriformi, rapaci, aironi e anatre. Gran parte di questi uccelli sono migratori, arrivano dall’Africa per riprodursi e poi ritornano in Africa per l’inverno. Così fanno le rondini, i rondoni, la tortora, il cuculo, il gruccione europeo e l’averla capirossa.
Le zone lagunari costiere sono importanti terreni di riproduzione per molti uccelli, in particolare per il gabbiano corso e la moretta tabaccata, che in Portogallo si riproducono solo in quest’area. Nelle zone umide troviamo anche l’airone rosso, il tarabusino, la pernice di mare, l’avocetta comune, il cavaliere d’Italia e il fraticello.
L’entroterra
Le foreste di querce da sughero della Serra do Caldeirão e la Serra de Monchique, ospitano una grande comunità di uccelli dei boschi, alcuni dei quali non comuni come la bigia grossa o il luì e altri più comuni come il rigogolo dorato. Oltre alla moltitudine di passeriformi da queste zone è possibile incontrare molte specie di rapaci come il biancone, l’aquila del Bonelli, l’astore e il gufo reale. Durante la stagione migratoria e in inverno passano da queste zone numerosi stormi di grifoni.
Tra gli uccelli residenti in Algarve, molti sono unici della penisola iberica e del bacino mediterraneo. Ad esempio troviamo la gazza aliazzurre, l’aquila del Bonelli, il pollo sultano, la calandrina, l’allodola di thekla, il martin rupestre e il passero solitario. Inoltre, la regione ospita anche una varietà di passeriformi come la magnanina, l’occhiocotto, la cincia dal ciuffo, l’astrilde di Sant’Elena e il beccamoschino.
Insomma, per gli appassionati di birdwatching una vacanza in Algarve è da aggiungere alla lista “posti da visitare prima o poi”.
Se ti interessa un approfondimento sul tema ti consiglio la lettura della Birdwatching Guide to the Algarve, si tratta di una guida che contiene informazioni utili per praticare birdwatching in Algarve e approfondimenti sulle specie avvistabili nella regione. Il libro è acquistabile in forma cartacea o puoi scaricare il pdf gratuito in lingua inglese.
Sul blog di Sharewood trovi il racconto della mia esperienza sia durante il viaggio che durante il Master!
Linda, originaria della bassa Tuscia, si definisce curiosa e creativa. La curiosità è la leva che fin da piccola l’ha spinta a farsi mille domande sul mondo e per trovare le risposte l’ha spinta a viaggiare, ma la curiosità non ha una fine e i viaggi non sono mai abbastanza. La creatività è il frutto degli stimoli ricevuti lungo la strada, trovare un modo non convenzionale per fare qualcosa e renderlo speciale è il suo motto.